Str4ta “Aspects” – Recensione

Partendo da un’amicizia lunga 40 anni, il fulcro della scena acid jazz britannica Jean-Paul “Bluey” Maunick (Incognito) e il radiofonico / DJ Gilles Peterson si sono uniti per pubblicare il loro album di debutto Aspects attraverso il loro nuovo progetto STR4TA. Riemergendo in un panorama musicale un po’ trascurato, Aspects canalizza la scena brit funk degli anni ’80 ottenendo un disco brillante e vivace.

Il produttore Gilles Peterson si è originariamente fatto un nome negli anni ’80 come DJ residente nel quartiere di Camden (Londra) presso l’Electric Ballroom ed il Dingwalls suonando Jazz Funk / Brit Funk e, in un revival successivo degli anni ’90, Acid Jazz. Il significato principale di questa musica non è stato l’essere il genere inglese predominante nei dancefloor dell’epoca, ma il fatto che utilizzava ritmi ed invenzioni musicali allora provenienti dal jazz elettronico.

Ancor più importante, tuttavia, è che questo genere era un fulcro di creatività Londinese, il che gli ha permesso di sviluppare il proprio percorso distintivo. Era questo il genere di musica suonata da band britanniche come i Level 42, gli Imagination o gli Incognito.

Dalla fusione di due menti geniali nasce il progetto STR4TA

Peterson ha collaborato appunto con il leader degli Incognito, Jean-Paul “Bluey” Maunick, per formare STR4TA. Una band intenzionalmente nostalgica che si sforza di ricreare i ritmi dei primi anni ’80, con un suono volutamente grezzo ma raffinato. Su Aspects, il loro album di debutto, troviamo il classico basso in slap, giri di chitarra propulsivi, una batteria incisiva, voci armonizzate in falsetto e classico piano elettrico. Una produzione che nel 2021 piuttosto di dipendere da strumenti elettronici si basa invece sulla musicalità e sulla produzione.

Peterson è famoso nel mettere insieme collaborazioni fantasiose che focalizzano l’attenzione su generi musicali facilmente trascurati – stile “Little” Louie Vega e Kenny Dope (i Masters At Work) nell’album Nuyorican Soul (1996). È forse inevitabile che alla fine abbia rivisitato la musica che per lui ha fatto così tanto nei suoi primi anni di carriera e ciò lo possiamo percepire anche dall’illustrazione della copertina dell’album in stile fanzine (curata da Robert Gallagher, storica voce dei Galliano) che presenta un montaggio di Peterson e Maunick decisamente più giovani, in ricordo dei good old days.

Alla sinistra: Jean-Paul ‘Bluey’ Maunick, tra i fondatori dello storico gruppo Incognito. Alla destra: Gilles Peterson, radiofonico, DJ e fondatore delle etichette Acid Jazz, Talkin’ Loud e Brownswood Recordings.

Batteria concisa, basso funkeggiante, piano elettrico e sintetizzatori vintage

L’album si apre con la title track Aspects che potrebbe sembrare tranquillamente ripresa da una cassa di dischi degli anni ’80, spinta da una contagiosa linea di basso e da un ritornello accattivante. Questa è seguita da Rhythm In Your Mind, che suona ancor di più come una canzone dell’epoca. C’è un suono di pianoforte molto jazzy nella strumentale Dance Desire che lascia spazio a Maunick per mostrare cosa può fare con una chitarra elettrica in mano. Peterson mostra le sue credenziali di DJ seguendo con We Like It e Steppers Crusade, una melodia basata sul groove che cresce costantemente fino a livelli euforici.

After the Rain apre il secondo lato dell’LP con un’invocazione relativamente ponderata di una buona serata fuori, che conduce a Give In To What Is Real, altrettanto riflessiva, il cui groove e la linea di basso piaceranno ai fan dei Level 42. Kinshasa FC potrebbe evocare l’etica DIY della musica congolese contemporanea, ma per il resto questa melodia strumentale accenna solo ai ritmi africani cheinfluenzarono il jazz britannico dell’epoca. La traccia finale, Vision 9, potrebbe riportare alla mente piacevoli ricordi della Jazz Fusion della fine anni ’70 e dei primi anni ’80, prima che scendesse nella morbidezza soporifera.

È un disco progettato per compiacere coloro che hanno ricordi di quelle estati londinesi nei primi anni ’80, quando Robbie Vincent appariva su BBC Radio London, quando i night club erano per lo più piccoli ed intimi luoghi di ritrovo e quando la radio pirata era spesso l’unico posto in cui si poteva sentire questo tipo di musica presente nell’album. Tuttavia, per quelli di una generazione diversa o con altri ricordi, questa è la perfetta introduzione a un genere musicale che è racchiude molto del suo tempo. Merito dei musicisti riuniti nell’album come il bassista Francis Hylton, il tastierista Matt Cooper, Richard Bull, Peter Hinds, Sky OakenfullRandy Hope-Taylor, quanto per la collaborazione di Peterson e Maunick stessi nel realizzare quel progetto che da tempo sognavano di fare insieme.

Data di rilascio: 26 Marzo 2021. Etichetta: Brownswood Recordings.